I film di Tornatore nella pittura di Caterina Guttuso, pittrice siciliana di Bagheria

Non solo condividono le origini Tornatore e la pittrice Caterina Guttuso, condividono in maniera inconfutabile l'amore per l'Arte. In forme diverse, essendo diversi i luoghi e le strade intraprese. Un filo sottile li lega eppure, quei panorami, le architetture in cui sono cresciuti, i colori della natura che li hanno circondati. 

Caterina è una donna del suo tempo, come lo è Tornatore, uomo di cinema, ma di qualche generazione precedente, da ricordare nel suo Baaria una Bagheria nella stagione dello sviluppo, modernismo quale furono gli anni '60 per tutta l'Italia e per il sud in particolare, un'edilizia selvaggia che spazzò via un habitat - oserei dire - spettacolare, quale l'architettura di Villa Palagonia con i suoi viali e i muri di cinta su cui troneggiavano le figure mostruose che l'hanno resa famosa in tutto il mondo.
Caterina e Tornatore partono da qui ambedue e praticano il modernismo che offre la macchina da presa, l'uno, la pennellata piena e veloce l'altra.
L' espressione stilistica di Caterina e la sua cifra è la commistione di materiali,  la c.d. polimaterica.
L'uso di stoffa, cristalli, forme plastiche in bassorilievo ne fanno una pennellata plastica che si contamina di materiali.
Lo stile non si contamina. 


Prosegue da un'astrattismo che muove le mosse dal surrealismo/simbolismo di Magritte, costruendo figure nitide che spaziano in pennellate dense di colore in mari/oceani in cui galleggiano cappelli, tele purpuree e scarlatte a simboleggiare sangue, delitti, vita intrisa di forti emozioni.

Ma può diventare nastri cinematografici che  si trasformano in dubbi serpenti che ostentano lingue e quasi cercano tane in quella guardiola così chiara da dove il fascio luminoso diventa immagini e immagini che si muovono diventano cinema.
Così la pittura di Caterina nella mostra che si è inaugurata ieri 21 giugno, presso  Villa Cattolica Museo di Guttuso (Altra Arte generata in Bagheria) racconta i film di Peppuccio Tornatore. E così il cappello galleggiante sull'Oceano racconta la Leggenda del pianista sull'Oceano, i serpenti nascenti da nastri cinematografici raccontano Nuovo cinema Paradiso. La tela rossa scarlatta il Camorrista.
Ritorna verso una pittura quasi convenzionale quando racconta Baaria in quel
mezzo volto, davvero somigliante del protagonista, o nel profilo del nudo in campo scuro di Malena.


E infine, ma non da ultimo, (sono ben dieci i dipinti) quella toppa che si apre su una camera chiarissima, tappezzata da cornici che racchiudono l'oro, il colore più prezioso per eccellenza nell'Arte di tutti i tempi, che racconta una fatica davvero riuscita di Tornatore.

Là dove ha perso la connotazione e impronta del fraseggio della sua terra, raccontando una psicologia, un personaggio e la sua ossessione. Prezioso anche nella fatica di Tornatore il racconto e il fraseggio cinematografico.
In questo quadro il linguaggio, ritornato al simbolismo, racconta la frase interiore di Tornatore
Le immagini raccontano più delle parole.
Clotilde Alizzi

Commenti

  1. Grazie Clo! Bellissimo leggere: Caterina e Tornatore partono da qui ambedue......

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  2. Evviva Clotilde, velocissima nel rielaborare tutto.
    Bel cappello su Bagheria, tra l'altro. Insomma, W CLO
    GD

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  3. Critica d'arte eccellente, Clotilde, puntuale e sensibile.

    RosaL.

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  4. analisi attenta di Clotilde che in breve ha saputo raccontare la Sicilia, Bagheria, Tornatore e i quadri di Caterina facendo parallellismi azzeccati e lasciando poi alle immagini la parola.

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  5. Clo sa e sa dire bene quello che sa. La capacità di sintesi senza sacrificare nulla non è affare da poco ed è solo di pochi. Bello l'evento,belli i film di Tornatore e i quadri di Caterina, brava Clo.

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  6. Complimenti Clotilde, grande maturità e cifra stilistica. Brava, sei unica!
    Nina

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  7. Grazie a tutti. Per i commenti, per Caterina che ha gradito questo piccolo pezzo che le dedico, con l'amicizia e il cuore che deve avere il gruppo di fronte alle prove, tutte da affrontare, affiancandoci.
    Grazie a chi ha gradito lo stile della narrazione, e i contenuti ( scrivere di Baaria e Tornatore è un tutt'uno) a tutti che leggete con affetto e apprezzate. E' un regalo che ci facciamo tutti, parlandoci e confrontandoci. Commentandoci e sostenendoci.
    Bravi a tutti gli scrittori che hanno commentato questi quadri, sono stati eccezionali, li ho sentiti nel ripetere per noi (assenti) quell'afflato per lo scrivere oltre che per l'amica che ha dipinto.
    Brava a caterina che conosce una materia cui si è dedicata con passione.
    a presto a tutti qui e altrove

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    1. A presto alla nostra Clo che ama l'arte e dall'arte è riamata.

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  8. Lessi appena postato, ma solo ora riesco a commentare.
    Puntuale nella descrizione dei quadri della pittrice Guttuso, hai saputo raccontare la Sicilia, Bagheria e lo stesso Tornatore in un bell' articolo.
    Complimentoni.
    L.I.

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