Centri minori: Gangi Borgo più bello d'Italia 2014

Il paese di Gangi, sulle Madonie della Sicilia settentrionale, in provincia di Palermo, è un gioiello di tetti che degrada lungo un pendio dolce, contornato da pascoli ove le mandrie si nutrono pacatamente. E qui da oltre 2000 anni una comunità dà vita a meraviglie architettoniche e gastronomiche. Nasce con l'arrivo dei Cretesi, che al seguito di Minosse sulle tracce di Dedalo sbarcano e fondano Minoa. Alcuni si spinsero verso l'interno e nel 1200 a. C. fondarono questo borgo che viene chiamato Engyon. Edificano un tempio dedicato alle due Madri che da subito diventa importante, raccoglie cimeli appartenuti ad Ulisse, lo scudo e le armi di Scipione l'Africano.

Un conflitto ne arresta l'espansione: le guerre puniche, e parteggiare per Cartagine irrita il console Marcello. Sotto il governatore romano Verre, il tempio viene spogliato dei tesori. Nel 13 ° secolo e fino al 1625 , apparterrà ai Ventimiglia, edificheranno il Castello posto sulla sommità del monte Marone, e accanto la Torre detta dei Ventimiglia.  La città era circondata da mura e da vie d'accesso: Porta di Malta  e Porta di Conte. In basso una via dedicata ai carriaggi passava davanti alla Torre più antica la Torre Saracena.
Il cuore pulsante della città medioevale è la Chiesa Madre, normanna, sormontata dalla torre campanaria bellissima ed elegante con le bifore. Sul prospetto di questa una lastra in marmo porta incise le unità di misura per solidi e liquidi in uso nella Sicilia antica.

All'interno, del 1629, il Giudizio Universale del pittore gangitano Giuseppe Salerno, detto lo Zoppo di Gangi e numerose statue lignee di Quattrocchi, chiamato il Gagini del legno. Nella cripta, detta la Fossa dei Parrini, si raccolgono le salme mummificate degli arcipreti della Chiesa Madre, imbalsamati e posti in abiti talari, all'interno di nicchie.



Il cuore pulsante di Gangi è il Corso principale che si snoda stretto e punteggiato dai Palazzi costruiti dal '700 in poi:

Palazzo Buongiorno, sede nel '700 dell'Accademia degli Industriosi. Interamente affrescato è sede attualmente del Palazzo Comunale. Più a Nord Palazzo Sgadari sede del Museo etno-antropologico, che racchiude anche le opere dell'artista Giambecchina, pittore del Novecento natio di Sambuca e cittadino onorario di Gangi. Donò alla cittadina, innamorato della bellezza naturale del paesaggio, alcune sue opere. Le Chiese: San Cataldo, la cupola campanaria maiolicata policroma, contiene come quella della Catena opere di Giuseppe Salerno.


In Piazza Castello la Chiesa dei Frati Francescani Minori, detta dell'Ulivo. 

Camminando rapiscono angoli e scorci e quei soli che tramontano in una nebbia impalpabile.


Clotilde Alizzi

Commenti

  1. Caspita Clo, viene proprio voglia di andare a visitare Gangi!
    ... e quei soli che tramontano in una nebbia impalpabile.
    Complimenti!
    L.I.

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  2. Bella pagina che ci permette di andarcene in giro e di vedere posti meravigliosi come questo bel paese. Le tue descrizioni e le foto bellissime. Grazie per il tuo lavoro.
    Nina

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