Riprendiamo con...

Amici cari, finite le ferie, le lunghe giornate calde, prolugatisi, qui in Sicilia, fino agli ultimi giorni di settembre, riprendiamo le nostre passeggiate. Itinerari vicini e percorribili ma anche distanti, dove la forza della fantasia, di cui abbondiamo, ci conduce sicura. Tra i tanti temi per cominciare, avrei voluto andare all'estero ma, vi assicuro, non è facile lasciare l'Italia in fatto d'arte. E poi come naturale ripresa autunnale mi piace ispirarmi all'inizio della scuola, al primo giorno di scuola così caro alla memoria.
Di fatto l'inizio della scuola, una volta rigidamente affidato all'1 ottobre, adesso è affidato al 15, 16, 18 settembre a seconda le regioni e gli umori dei Dirigenti Scolastici.
Anche se in ritardo vi introduco al nostro primo giorno di scuola avvenuto, quest'anno, il 15 settembre. Una data da ricordare per due motivi: la discesa di Renzi in Sicilia e l'anniversario della morte di Don Pino Puglisi.
Renzi è andato, ha fatto il suo bel discorsetto, le scuole rimangono inagibili, ma...Don Pino Puglisi non si tocca, ne ha parlato bene, ricordandosi con i calzoncini corti quel giorno e di come abbia pensato da bambino a una Sicilia in cui si spara meglio che nel Far West. Don Pino non si tocca perchè...
Perchè quando gli spararono disse: me lo aspettavo.
E vorrei raccontarvi lo sguardo di un bambino, non del Sud, giunto in Sicilia per farsi una vacanza con la famiglia, in giro per Palermo, entrato dalla porta laterale della Cattedrale, là dove troneggia il bassorilievo arabo che inneggia all'albero della vita, attratto da un ritratto immenso proprio nella cappella opposta e accanto ad un sarcofago moderno, marroncino chiaro e lucido, abbia sgranato gli occhi per la paura e abbia cercato lo sguardo dei genitori e la loro protezione. Si è guardato attorno Massimo sentendosi attorniato dai killer.
Non fa piacere parlare d'Arte e di Palermo introducendo la parola Mafia ma lo sguardo di questo bambino vale più di mille parole e più di mille pretesti.

Cattedrale di Palermo, sarcofago di Don Pino Puglisi, che la Chiesa ufficiale ha voluto celebrare, santificandolo, visitato e omaggiato più dei sarcofagi di Costanza d'Altavilla, Federico II, suo padre Enrico VI re di Germania e di Puglia, di suo nonno Ruggero d'Altavilla,. che fondò il regno dei Normanni in Sicilia. 
Ruotando di novanta gradi verso destra in fondo una cappella pregevolissima il cui tabernacolo è tutto in pietra di lapislazzulo, la controlaterale cappella dedicata a S.Rosalia, per la devozione di tutti i fedeli, voluta interamente in argento. Un meridiano in terra taglia con tutti i suoi segni zodiacali il pavimento, rifatto, niente più rimane in originale dell'antica basilica. E dell'esterno vi dirò:  corre un corridoio che permetteva alla ronda di guardia di spostarsi velocemente da una parte all'altra dei merli e delle torri di guardia. 
Come tutti i luogi di culto era prima una fortezza e un presidio militare oltre che il simulacro della cristianità.


(Clotilde Alizzi)

Commenti

  1. Bentornata!! Questa latta è sempre interessante, andare in giro con te piacevole, riscoprire luoghi a noi vicini, rispolverare notizie storiche e camminare tra i ricordi. A presto e grazie per regalarci momenti tra arte e cultura.
    Nina

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    1. Grazie Nina avrei voluto parlare di più della Catedrale e dei suoi segreti. come il meridiano che taglia il pavimento e segna attraverso un foro e la luce che taglia le ombre il giorno del solstizio invernale e primaverile. La presenza di questi corridoi all'interno delle mura esterne che congiungono velocemente le torri e le guglie opposte. e il sentimento di grandiosa sacralità che nasce in questa grande basilica. Ma vi assicuro che l'attrazione maggiore è proprio questo sarcofago di Don Pino Puglisi

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  2. Sei partita da lontano, ed io con te, a ricordare il primo giorno di scuola, passare dall'uccisione di Don Pino Puglisi fino ad arrivare a parlare della Cattedrale.
    Questa è bravura.
    Sempre molto interessante la qui presente latta.
    L.I.

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    1. Grazie Lucia sono riuscita a condurti in giro per la pagina.

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